venerdì 11 maggio 2012

HoneyUSA: California dream&nightmare

1 agosto 2011 - California dream&nightmare

La California rappresenta per me un conflitto tra la mia natura anticonformista e alcuni miti della mia adolescenza. Qui, in questa stessa città  in cui ci troviamo, nel quartiere di Beverly Hills, hanno ambientato il telefilm cult della mia generazione, ma questa è anche la città del cinema Hollywoodiano e del modello americano della plastica che ho sempre combattuto. Questa è la città dove sono nati i cartoni animati della Disney che tanto amo, qui si trovano gli studi della Pixar e poco distante i geni di Mountain View stanno costruendo il futuro. Ma questa è anche la città degli eccessi dello star system, un mondo che non solo non mi intessa ma che odio follemente.
Per far la pace con gli Stati Uniti mi aggrappo sempre alla musica. Credo che la musica americana, in tutte le sue sfumature, sia il prodotto migliore di questa folle società. Qui si è fatta la storia della musica moderna, e ciò che è stato costruito lo si deve alla varietà, alla ricchezza della diversità di popolazioni presenti in questo continente.
Dobbiamo il blues, gli spirituals, il gospel ai neri delle piantagioni di cotone del sud, dobbiamo il folk e il country ai contadini irlandesi che hanno conquistato il west, dobbiamo il rock agli allegri californiani pieni di speranze e il jazz alle contaminazioni più intellettuali della East Coast. Man mano che passano i giorni divento sempre più consapevole del motivo per cui sono qui. Da queste contaminazioni etniche e culturali, da questi orizzonti e scorci, da questi rumori e profumi nasce la mia musica preferita. Questo viaggio negli States è quindi anche una sorta di pellegrinaggio musicale. Amen.

Se vuoi leggere l'intero diario di viaggio clicca qui

Nessun commento:

Posta un commento