martedì 8 gennaio 2013

2013, buon proposito numero 3: scrivere, scrivere, scrivere

La scrittura è salvifica. L'ho sempre saputo.
Scrivere, per quelli come me, è una necessità, un istinto, un dialogo interiore imprescindibile per fare ordine nei pensieri e nella vita. 
Interrompere questo dialogo crea ingorghi.
Pare che a livello psicologico lo scrivere sia riconosciuto come uno strumento utile per rielaborare gli eventi e le emozioni. Forse é un modo per dare un nome ai sentimenti, per rendere concrete le idee e trovare soluzioni alle paure. 
Rempito quintali di diari, io. Sempre fatto, fin da bambina. Poi a un certo punto ho smesso. E ho fatto male.
Ho cominciato, in un momento di bisogno estremo, a scrivere il blog, ma non è la stessa cosa. 
I blog sono finestre sulla strada per i passanti, mentre i diari siedono in casa come i migliori amici. 
Proposito numero 3 per il 2013: riprendere a scrivere un diario, se mi ricordo ancora come si fa. 
E se ai passanti può interessare getterò qualche foglio dalla finestra.

lunedì 7 gennaio 2013

2013, buon proposito numero 2: pensiero positivo


Solo cose belle per questo 2013. Basta problemi, crisi e tristezze. Sono stufa di piagnucolare per motivi futili e sono stufa di sentire troppa gente lamentarsi senza validi motivi. Basta.
E chi stabilisce se un motivo è valido o no?
Beh, diciamo che dovremmo tutti guardarci un po' intorno e imparare ad apprezzare le cose belle che ci circondano. C'è tanta gente che ha davvero motivo di lamentarsi: gente che ha problemi di salute, problemi di famiglia, debiti e problemi economici, c'è gente che non ha lavoro e c'è gente che fa lavori di merda. C'è chi è solo, c'è chi ha perso una persona cara.
Prima di tante mie lamentele ci sono quelle di tante altre persone che stanno peggio di me, davvero.
Ecco perchè voglio impormi - se non lo faccio abbastanza - il buon proposito di evidenziare gli aspetti positivi della realtà in cui vivo, nelle piccole cose, nei gesti quotidiani.
Un nuovo gioco a cui invito chiunque ne abbia voglia: trovare ogni giorno almeno una cosa bella, un buon motivo per essersi svegliati al mattino, un qualcosa di cui ringraziare il cielo, o il Signore, o quello che volete.
Questo non significa accontentarsi, significa partire da cio che c'é di bello e di buono nelle situazioni e nelle persone, avendo il coraggio di smettere per un po' la maschera della tragedia quando lo spettacolo é finito.
Quando si guarda in faccia la vera povertà e sofferenza si impara un po' anche ad avere maggiore equilibrio nelle valutazioni. E la mia vita é una bella vita, ogni giorno ho mille motivi per ringraziare il Signore dei suoi doni.
Saper dire grazie é una base di partenza per poi aspirare sempre a crescere e a migliorarsi. Una buona base di partenza di ottimismo non può far che bene ad affrontare qualsiasi sfida.
Una cosa bella di oggi: ricordarmi che la maggior parte delle volte i problemi degli altri sono più gravi dei miei.


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