giovedì 11 aprile 2013

Non preoccupatevi

Non preoccupatevi. Le parole del Vangelo scelto il giorno del nostro matrimonio (Mt 6, 24-34) riecheggiano sempre più spesso. E sempre più spesso le metto in pratica.
E' un po' come in palestra, quando ci si allena a "non preoccuparsi" diventa sempre più facile.
Affidarsi alla "Provvidenza", avere fede è la stessa cosa.
Sono tempi di incertezza assoluta per il futuro, come si fa a non essere preoccupati per ogni decisione, ogni passo, ogni scelta? Come si fa a non essere preoccupati di fronte alla minaccia di nuove guerre, di fronte alla crisi economica e politica del nostro paese, di fronte ai tanti episodi di violenza e disperazione che invadono le pagine dei giornali?
Io sarei una persona ansiosa di mio, per questo preferisco avere tutto sotto controllo, tutto programmato, tutto pianificato. Ma quali progetti si possono fare in una situazione tanto precaria? Economia, politica, lavoro, salute...
Nulla è veramente sotto controllo.
Quindi? Quindi c'è ben poco di cui pre-occuparsi perchè tutto è incerto, tutto è instabile.
E a volte l'instabilità è proprio la condizione migliore per le imprese più coraggiose.
I disequilibri sanno disegnare forme nuove e bellissime, impensabili, impossibili da pianificare e programmare. Troppo belle per diventare preoccupazioni.
Il coraggio di camminare ad occhi chiusi a volte è proprio quello che ti porta fuori dal buio.