martedì 8 novembre 2011

Sempre di corsa

Sarebbero passati in realtà solo tre mesi dal matrimonio e il trasferimento a Mogliano. Volati. Il ritmo frenetico della nostra vita accelera sempre più. Quasi non me ne accorgo e arriva un altro week end.
L'elenco delle persone che aspettano una mia telefonata si allunga di settimana in settimana. Con precisione annoto sulla moleskine lo schemino delle cose da fare, delle persone da chiamare, delle cene da organizzare, delle cose da scrivere...
Di settimana in settimana. In accumulo. Vorrei riuscire a fare tutto, come ho sempre fatto, ed esaurire la lista. Vorrei mettere quelle maledette crocette sui quadratini. Accontentare tutti.

Vorrei essere una wonderwoman, dare il massimo nel mio lavoro come professionista e contemporaneamente essere una moglie perfetta prendendomi cura della mia casa e della mia famiglia, dedicando il mio tempo libero alle mie passioni e ai miei amici. Essere brava in tutto, non sono sempre stata cosi? La mia virtù e la mia croce...

E mi chiedo, se in qualche momento non dovessi riuscire a dare il massimo a tutti, se ora volessi concentrarmi sulla mia nuova vita, trascurando qualcuno o qualcosa, ci sarà chi disposto a capirmi e ad accettarmi lo stesso?
O devo sempre indossare il costumino da supereroe e sorridere al pubblico?

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3 commenti:

  1. la seconda che hai detto.
    Funziona così. Sempre.

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  2. E' sempre cosi quando si ha una casa da seguire e tremila cose da fare, vorresti invitare tanti amici e vedere tante persone ma poi i week end sono sempre cosi corti e ci sono sempre talmente tante cose da fare che si accumulano impegni da week end in week end..da mese in mese..ti capisco!!!!

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  3. Francesca, ti leggo con interesse fin dal vecchio blog, perchè mi rispecchio molto in te, nella tua vita e nelle tue idee. Lasciami dire che mi rispecchio anche nella tua "mania di onnipotenza". Posso definirla così? Anch'io sono sempre stata una "brava bambina", brava in tutto, come dici tu. Ma poi si cresce, si vede la realtà vera. E si capisce che la mania di onnipotenza rischia di essere solo un residuo di infantilismo. Crescere significa anche accettare di non essere perfetti, nessuno lo è. Ti dedico una bellissima canzone di Niccolò Fabi: "Costruire". Un abbraccio. Lore

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