lunedì 25 aprile 2011

acqua viva

Ho percorso chilometri eppure mi sembra di ritornare sempre allo stesso punto, allo stesso posto, su quell'angolo di altare che è da più di 20 anni la mia casa, confortevole e profumata.
Seduta da 20 anni su quella stessa panca di legno, a sfogliare il libretto dei canti, mi sento che sono compiuta, nonostante i miei sogni mi abbiano fatto vagare più lontano. A volte troppo.
Ma dove voglio andare?
Non desidero veramente nient'altro che restare su quella panca a scrutare l'assemblea, ad assimilare insegnamenti, a sorridere sguardi sinceri e spontaneamente buoni. Qui sopra gli unici problemi sono gli attacchi di un canto, un accordo stonato, il non sapere se il Padre Nostro lo farà cantato o no.

Più viaggio distante, con gli aerei e la fantasia, più torno volentieri a casa. Più cerco una realizzazione nel mio lavoro, nei miei hobby, nei miei mille impegni, più scopro che lontano da questo altare non trovo nulla che sappia estinguere la mia sete.
In fondo non sono affatto ambiziosa. La mia massima ambizione è la serenità. La pace.
La mia più grande rivoluzione partirà proprio da questo altare. Perchè qui ho trovato l'acqua viva, quella capace di estinguere la mia sete.

1 commento:

  1. Ciao, hai scritto un post bellissimo... leggo tutto il senso del lasciarsi andare a Dio, del trovare in lui la serenità e la gioia, dell'abbandonarsi alla sua volontà.
    Hai decisamente il dono della parola, ma qui si è aggiunto molto cuore.
    Ciao!

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