1 agosto 2011, Los Angeles - Santa Monica
Santa Monica, la
famosa location di Baywatch, assomiglia tanto a Bibione, sul litorale
Adriatico: una profondissima spiaggia dalla sabbia fine, giostrine per i
bambini, stabilimenti balneari, una bella passeggiata lungomare con le
palme protese verso il cielo. Tira molta aria, fa quasi freddo. Indosso la felpa.
Passiamo nei dintorni di Muscle Beach, dove si allenava
Swartznegger (si, proprio quello lì che è diventato governatore dello stato della
California ...e questo la dice lunga...).
Ci fermiamo a mangiare una pizza insulsa al Pizza Hut del Pier di Santa Monica, con le celebri giostre sulla piattaforma di legno che si allunga sull'oceano.
Ci fermiamo a mangiare una pizza insulsa al Pizza Hut del Pier di Santa Monica, con le celebri giostre sulla piattaforma di legno che si allunga sull'oceano.
Siamo
partiti da New York alla ricerca dell'identità americana e finiremo
nelle pianure dell'Arizona. Il nostro è un viaggio a ritroso. Quindi
partiamo dalla fine anche per il nostro breve tratto di Route 66 in
programma: questo è il punto in cui si conclude la mitica Mother Road,
numerosi bikers stanno riposando dopo la traversata in moto. Quanto mi
piacerebbe percorrerla tutta in moto!!
I miei sogni sventolano su questo molo come una bandiera al vento.
I miei sogni sventolano su questo molo come una bandiera al vento.
Sulla spiaggia ragazzi con
l'asciugamano prendono il sole esattamente come a Jesolo.
A dir la
verità, niente di speciale a Santa Monica a parte in lontananza le
scogliere rocciose che scendono fino a riva. Laggiù deve esserci la
Malibu Lagoon, paradiso dei surfisti. Ci vorrebbero i Beach Boys di sottofondo.
Guardiamo il panorama, le colline selvagge che circondano l'ampia piana dove si distende Los Angeles. E pensare che tutto ciò che c'è di costruito è così recente: praticamente fino ad un secolo fa qui c'erano solo poche case di legno... E pensare che qui gli indiani Chumasca nel XVI secolo fondarono il loro villaggio più esteso, Hamaliwo, che contava oltre 1000 persone. I nativi residenti in questa zona la popolavano ben 2500 anni prima dell'arrivo degli europei.
Guardiamo il panorama, le colline selvagge che circondano l'ampia piana dove si distende Los Angeles. E pensare che tutto ciò che c'è di costruito è così recente: praticamente fino ad un secolo fa qui c'erano solo poche case di legno... E pensare che qui gli indiani Chumasca nel XVI secolo fondarono il loro villaggio più esteso, Hamaliwo, che contava oltre 1000 persone. I nativi residenti in questa zona la popolavano ben 2500 anni prima dell'arrivo degli europei.
Furono i portoghesi ad arrivare qui per primi. Nel 1542
Juan Rodriguez Cabrillo raggiunse dal Messico quest'isola dalle
meraviglie naturalistiche e la chiamó California esattamente come
quell'isola fantastica dove era ambientato un romanzo cavalleresco
spagnolo dell'epoca, Las Sagrad de Esplanadiam. Nel 1769 la Spagna
decide di colonizzare il territorio e istituisce 21 missioni
francescane, ciascuna a 48 km di distanza dall'altra, il che allora
significava una giornata di cavallo, formando quello che venne chiamato
El Camino Real. Si procedeva
lungo il Camino con l'obiettivo di far conoscere il Vangelo alle popolazioni native, ma
anche alla ricerca di manodopera a basso costo. Andò a finire con lo sterminio.
Anche qui,
come ovunque nelle Americhe, gli europeo furono colpevoli della
diffusione di malattie che comportarono la decimazione della popolazione
indigena.
Nessuna traccia di questo passato in questa città. Tutto nuovo, come niente fosse. Grandi divertimenti, grandi eccessi a Los Angeles, per non pensare al passato, per non pensare affatto.
Se vuoi leggere l'intero diario di viaggio clicca qui
Nessuna traccia di questo passato in questa città. Tutto nuovo, come niente fosse. Grandi divertimenti, grandi eccessi a Los Angeles, per non pensare al passato, per non pensare affatto.
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