domenica 27 maggio 2012

HoneyUSA - La normalità di Beverly Hills

1 agosto 2011, Los Angeles - la normalità di Beverly Hills

Nelle guide che ho studiato prima di partire indicavano la Walk of Fame e il Sunset Boulevard di Hollywood come imperdibili.
In effetti essere e Los Angeles e non fare un salto a vedere quelle che la strada più famosa della città, dove gravita il jet set del cinema holliwoodiano... sarebbe davvero sciocco. Non che mi interessi trovare i personaggi famosi, anzi, la trovo una cosa penosa andare in giro alla ricerca degli autografi e delle foto con le star. E' una cosa che non ho mai fatto e che non farei mai. Ma siamo in fondo distaccatamente curiosi di leggere i nomi sulle stelle e di osservare l'ampiezza delle mani delle star stampate sul cemento davanti al Mann's Chineese Theatre.

Con la nostra grigiastra Nissa Versa lasciamo Santa Monica e ci dirigiamo verso Hollywood. C'è il sole e l'aria è fresca e limpida. Clima eccezionale. Man mano che ci avviciniamo a Beverly Hills notiamo crescere l'accuratezza dei marciapiedi e delle strade. Ville bianche, villoni, quelle dei film, con il prato inglese davanti d'un verde brillante, grandi alberi ombrosi, giardini fioriti, aiuole. Ci sarebbe anche la possibilità di fare il tour delle ville delle star ma non ce ne può fregare di meno.

Imbocchiamo la prima strada che si arrampica sulla collina e decidiamo di spiare un po' il quartiere lontano dalla via principale. Finiamo su per una stradina di montagna, che si allontana dalla città. Ville bellissime ma anche case normali. Troppo fuori dalla città, ritorniamo indietro.
Sbuchiamo nel Beverly Boulevard, traffico. Penso al telefilm della mia adolescenza Bevery Hills 90210 e mi sembra tutto così "nomale". Io insieme a Marco in questa Nissan squanfida esattamente come Brenda e Dylan nella porsche. La cosa non mi emoziona particolarmente, mi sembra di stare in coda nel traffico di casa. Da qualcha parte qua intorno deve esserci Rodeo Drive, uno dei centri della moda internazionale. Ma l'idea di spendere il nostro tempo prezioso a guardare le vetrine delle marche di lusso piene di cose che tanto non potremmo mai comprare non ci invoglia neanche un po'.

Abbiamo sete. Vediamo un market con un parcheggio assolato e decidiamo di fermarci alcuni minuti per comprare un paio di bibite fresche. Mi stupisco di trovare un market così "da periferia" nel centro di Beverly Hills. Alla cassa un uomo che potrebbe essere indiano, per lo meno di origine. E il piccolo market sembra proprio uno di quelli etnici che si trovano anche nelle nostre città. Troviamo un frigo con delle bibite ghiacciate e corridoi di patatine. Io come al solito vado in cerca di qualcosa di salutistico, inutilmente.
Penso a quanto sono belli i nostri supermercati, piccoli o grandi che siano, in centro o in periferia, ricchi di prodotti sani, biologici e nutrienti, colorati, curati in ogni piccolo dettaglio, traboccanti di verdura e frutta fresca. Profumati di pane e focaccia al rosmarino...

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