1 agosto 2011, Los Angeles - la normalità di Beverly Hills
Nelle
guide che ho studiato prima di partire indicavano la Walk of Fame e il
Sunset Boulevard di Hollywood come imperdibili.
In effetti essere e Los
Angeles e non fare un salto a vedere quelle che la strada più famosa
della città, dove gravita il jet set del cinema holliwoodiano... sarebbe
davvero sciocco. Non che mi interessi trovare i personaggi famosi,
anzi, la trovo una cosa penosa andare in giro alla ricerca degli
autografi e delle foto con le star. E' una cosa che non ho mai fatto e
che non farei mai. Ma siamo in fondo distaccatamente curiosi di leggere i nomi sulle
stelle e di osservare l'ampiezza delle mani delle star stampate sul
cemento davanti al Mann's Chineese Theatre.
Con la nostra
grigiastra Nissa Versa lasciamo Santa Monica e ci dirigiamo verso
Hollywood. C'è il sole e l'aria è fresca e limpida. Clima eccezionale.
Man mano che ci avviciniamo a Beverly Hills notiamo crescere
l'accuratezza dei marciapiedi e delle strade. Ville bianche, villoni,
quelle dei film, con il prato inglese davanti d'un verde brillante,
grandi alberi ombrosi, giardini fioriti, aiuole. Ci sarebbe anche la
possibilità di fare il tour delle ville delle star ma non ce ne può
fregare di meno.
Imbocchiamo la prima strada che si arrampica
sulla collina e decidiamo di spiare un po' il quartiere lontano dalla
via principale. Finiamo su per una stradina di montagna, che si
allontana dalla città. Ville bellissime ma anche case normali. Troppo
fuori dalla città, ritorniamo indietro.
Sbuchiamo nel Beverly Boulevard, traffico. Penso al telefilm della mia adolescenza Bevery
Hills 90210 e mi sembra tutto così "nomale". Io insieme a Marco in
questa Nissan squanfida esattamente come Brenda e Dylan nella porsche.
La cosa non mi emoziona particolarmente, mi sembra di stare in coda nel
traffico di casa. Da qualcha parte qua intorno deve esserci Rodeo Drive,
uno dei centri della moda internazionale. Ma l'idea di spendere il
nostro tempo prezioso a guardare le vetrine delle marche di lusso piene
di cose che tanto non potremmo mai comprare non ci invoglia neanche un
po'.
Abbiamo sete. Vediamo un market con un parcheggio assolato e
decidiamo di fermarci alcuni minuti per comprare un paio di bibite
fresche. Mi stupisco di trovare un market così "da periferia" nel centro
di Beverly Hills. Alla cassa un uomo che potrebbe essere indiano, per
lo meno di origine. E il piccolo market sembra proprio uno di quelli
etnici che si trovano anche nelle nostre città. Troviamo un frigo con
delle bibite ghiacciate e corridoi di patatine. Io come al solito vado
in cerca di qualcosa di salutistico, inutilmente.
Penso a quanto
sono belli i nostri supermercati, piccoli o grandi che siano, in centro o
in periferia, ricchi di prodotti sani, biologici e nutrienti, colorati,
curati in ogni piccolo dettaglio, traboccanti di verdura e frutta
fresca. Profumati di pane e focaccia al rosmarino...
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