5 agosto 2011
Kingman-Hackberry - Peach Springs - Williams -Tusayan (Grand Canyon)
Ci troviamo nel bel mezzo di Cars, il film di animazione della Disney ambientato in una cittadina (Radiator Springs) che vive la sua gloria, il suo declino e la sua rinascita lungo la Route 66. Cioè, non ci troviamo nel film, ma in quel tratto di strada di cui il film parla.
Per arrivare fino a Williams dove prenderemo il bivio che ci condurrà verso nord al Grand Canyon ci sono due strade: una è l'Interstate 40, l'autostrada che prosegue l'itinerario fatto finora in linea retta lungo il deserto, l'altra è uno dei tratti ancora intatti della route 66 che serpeggia armoniosamente lungo i pendii della vallata vicina. Allungheremo la strada solo di una mezz'oretta e optiamo per immergerci nella storia di questa gloriosa strada americana.
Sulla guida parlano di graziose cittadine frequentate da nostalgici, caratteristici store e bazar pieni di cianfrusaglie ispirate alla Route 66. Ho seguito la traccia di questo tratto su google maps, ho segnato le varie stazioni...Siamo troppo curiosi.
La strada continua ad essere sempre semideserta ma quando imbocchiamo la deviazione per Hackberry iniziamo a preoccuparci: siamo sicuri che questo tratto di strada sia ancora percorribile e che non finiremo impantanati nella sabbia dispersi nel deserto?
Non c'è nessuno, ma proprio nessuno. Eppure l'asfalto non è preso malissimo, quindi vuol dire che la strada è aperta, che ci passa qualcuno ogni tanto.
Localizzo lassù a metà del pendio arido una roulotte isolata. Dio mio, ma non ci abiterà mica qualcuno?
Ne vediamo diverse, sempre isolate, qua e là.
All'improvviso sulla sinistra appare una baracca. Deve essere il celebre Hackberry General Store, una specie di museo a cielo aperto della Route 66, che conserva intatto tutto lo spirito della vecchia Mother Road. Parcheggiamo. Non c'è nessuno. Davanti c'è una vecchia pompa di benzina vintage con tanto di cartello cigolante nel silenzio surreale. Una vecchia ford nera arrugginita giace a un lato della baracca, una corvette arancione luccica sull'altro. Varie insegne degli anni '50, un vecchio frigorifero. Molto suggestivo.
Ci godiamo il cigolio dell'insegna Coca Cola finchè non ci raggiunge una carovana di Harley rombanti.
Invidiaaaaaaaaaaaaaaa.
Ripartiamo alla volta di Peach Springs, la cittadina alla quale i creatori di Cars si sono ispirati per ambientare il loro capolavoro di animazione. E non la troviamo. Sulla cartina ci risulta superata ma non abbiamo visto nessuna città da chilometri. Ritorniamo indietro perchè forse quelle due case ....
Infatti, Peach Springs erano proprio quelle due case.
In questo tratto la Route 66 sembra essere rimasta quella degli anni '50, tutto è intatto, tutto è immobile.
Ma è deserto, desolato. Amaro.
Proseguiamo dritti fino a Williams dove pranziamo in uno splendido locale sulla strada tutto anni '50, il -
Williams Twister Soda Mountain & the Route 66. 96 km a sud del Grand Canyon Williams è la stazione di partenza del treno che porta al Canyon (GRAND CANYON RAILWAY). Celebre per ristoranti e motel nostalgici, il nome Williams deriva da Bill Williams (1787-1849) uomo di montagna e cacciatore di pelli che visse per un periodo insieme agli indiani Osage nel Missouri. La città si sviluppò intorno alla ferrovia che arrivò verso il 1880 e quando fu costruito un raccordo con il South Rim Williams divenne un centro turistico. Alla fine degli anni 50 era una popolare area di servizio sulla route 66. La città conserva l’atmosfera della frontiera e gli abitanti indossano ancora il cappello da cowboy.
Io indosso i miei stivali texani. Finalmente nel loro habitat.
Sbricio nei negozi di souvenir ma faccio fatica a trovare qualcosa che non sia Made in China e per principio non compro nulla.
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