Insieme a noi altri turisti, americani, che non facevano che fotografare ogni cosa, dalla fermata per la pausa pipi allo spiazzo che dava sulla foresta... tipo giapponesi a Venezia. Due ore di viaggio filate e poi nelle ultime due ore una decina di fermate. Su e giù dal pulmino a vedere cosa? Io e Marco ci guardiamo: ma cosa c'è da vedere? Boh. Risate. Gli altri si fanno migliaia di foto in posa con questo paesaggio non meglio precisato alle spalle. Altre risate.
(Piccolo appunto coniugale: quando trovi la persona con cui condividere una vita non è sempre tutto perfetto e idilliaco, ma capisci che al tuo fianco hai la persona giusta proprio quando ti rendi conto che è proprio lui il tuo compagno di viaggio, il compagno di risate, il compagno di vita. E ci sono dei momenti forse banali ma che ti fanno capire questo, che ti fanno pensare che non hai nessuna età e che vorresti trovarti in quella situazione anche tra 20 o 50 anni... Le nostre risate nascosti dietro i sedili del bus: ecco uno di quei momenti!).
Ripartiamo in direzione delle cascate. Una strada serpeggia lungo il bosco fitto. Stiamo raggiungendo il confine con gli Stati Uniti e le cascate. Dicono che si senta il rumore in lontananza ma noi siamo dentro un pulmino quindi... niente magia. Girato l'angolo si apre la valle delle cascate, ma prima delle cascate si vedono gli alberghi, orrende costruzioni anni 80 che deturpano il paesaggio in modo vergognoso.
Acque Tuonanti, come veniva chiamata questa località nella lingua dei nativi iroquesi, sarebbe un posto spettacolare immerso nella natura, che dà tutta l'idea della potenza della terra, dell'acqua, uno scenario spettacolare ...se non fosse per le tonnellate di cemento arrampicate sulla riva. 52 metri di salto, la più grande cascata del Nord America. Bellissima. Una grande emozione passarci vicino con il mitico battello "Maid of mist". Dopo due ore di coda ti consegnano un bellissimo poncho impermeabile e poi via con questo battello che man mano che ti avvicini sembra sempre più piccolo rispetto all'imponenza della cascata. E poi a un certo punto un tuffo in una nuvola di pioggia fina che ti fa mancare il respiro.
Nel giro di 10 secondi tutto è finito, ne esci fradicio e felice come un bambino in una giostra.
Un assaggio di cascata e ti senti un po' Pocahontas.
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