sabato 13 ottobre 2012
Verso il Grand Canyon
5 agosto 2011
Verso il Grand Canyon
Verde. Era da un bel po' che non vedevamo questo colore. Finalmente boschi. Imbocchiamo la strada retta che da Williams prosegue verso nord abbandonando la Route 66, diretti a Tusayan, la località dove pernotteremo due giorni per goderci la bellezza del Grand Canyon.
Devo ammettere di aver calcolato bene i tempi delle varie tappe, in fin dei conti si tratta di poche ore di viaggio al giorno con varie soste. Non siamo per niente affaticati. Anche perchè al di là della strada in se' il tempo da dedicare alle singole località è persino troppo rispetto a quel che c'è da vedere. Anche le attrazioni turistiche in questo paese sono diluite nello spazio sconfinato del suo territorio. Appena un piccolo assaggio rispetto a quanto si trova nelle nostre città italiane, nei piccoli borghi, brulicanti di angoli storici antichissimi tutti da scovare per i quali ci si potrebbe perdere giorni e giorni. Qui invece ti viene sbattuto tutto in faccia nel giro di pochi minuti. Per questo apprezzo anche il tragitto, la lunga strada nel nulla che ti conduce a destinazione. E' un vuoto che serve ad amplificare l'emozione della meta. O almeno finora è stato così.
Ma ho grandi aspettative per quest'ultima parte del viaggio, anche se non so esattamente cosa aspettarmi.
Ho visto foto e video a vagonate del Grand Canyon, ho letto e studiato la storia delle sue rocce, ho sognato mille volte le vertigini del suo abisso ma ho come la sensazione che sarà un'emozione superiore a quanto io possa immaginarmi.
Un po' Garcia Lopez de Cardenas, lo spagnolo che nel 1540 partì dal Nuovo Messico alla ricerca di un misterioso fiume di cui parlavano gli indiani Hopi, un po' John Wesley Powell, il maggiore statunitense che alla fine del XIX secolo guidò la prima spedizione scientifica in quest'area (ma un po' più comodamente), anche noi ci troviamo senza rendercene conto sul Colorado Plateau, l'altopiano che il fiume Colorado in milioni di anni ha eroso fino a creare una gola immensa lunga 446 km e profonda fino a 1.600 metri con una larghezza che varia dai 500 metri ai 27 km.
1.600 metri, più di un chilometro e mezzo di abisso a strapiombo: non riesco nemmeno a immaginare questa grandezza.
Orogenesi, tettonica a zolle...per capire fino in fondo l'origine di questo capolavoro della natura serve una lezione di geografia. Quello che so è che questo è un museo a cielo aperto della storia della terra da 2 miliardi di anni fa in poi. Finalmente troviamo un po' di storia negli Stati Uniti!
E' metà pomeriggio quando raggiungiamo il nostro albergo, il Grand Hotel di Tusayan, uno splendido albergo in stile montanaro, tutto in legno scuro, sul limite della foresta. La signora dell'agenzia ce l'aveva detto che questo era un bell'albergo ma non pensavo a questo punto. Decisamente al di sopra del nostro standard!
Sopra il letto in camera troviamo una boule con ghiaccio e uno spumante non ben precisato. Non è Valdobbiadene Docg, ma non si può essere troppo esigenti.
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