26 aprile 2001 - Documenti. Il primo viaggio
Ho capito. E' il nostro viaggio di nozze. Non devo lavorare. Ma non resisto, non riesco a non documentarmi., a cercare informazioni, a studiare, a leggere libri sulla storia degli indiani d'America. Andiamo negli States, certo, ma sono pur sempre quella stessa persona che è stata nelle missioni africane e nei dintorni di Chernobyl. Posso leggere gli Stati Uniti solo nella lingua dei suoi schiavi, delle sue vittime, dei suoi ultimi. Mi servono elementi, chiavi di lettura, documenti, per viaggiare. Qualsiasi sia la natura del mio viaggio. Marco questa cosa la capisce e mi lascia fare con affetto (e forse compassione...).
Dobbiamo ancora decidere le tappe esatte del nostro viaggio e io voglio sceglierle in base ai nostri interessi, voglio pianificare tutto o almeno quanto mi è possibile. Si, lo so che lo spirito del viaggio "on the road" alla Kerouac non prevede alcuna pianificazione. Ma sono dell'idea che quando si ha una mappa precisa poi ci si può anche permettere di stracciarla, se si vuole.
Sono entrata in Anobii e ho cercato un gruppo che si occupasse di letteratura da viaggio. Ho chiesto un consiglio su alcuni libri interessanti da mettere in valigia o da leggere prima di partire per un viaggio negli States. Mi hanno risposto diversi utenti e i libri più gettonati sono stati: Sulla strada (di Jack Kerouac), Alce nero parla (di John G. Neihardt), Sul sentiero di guerra-scritti e testimonianza degli Indiani d'America (a cura di Charles Hamilton), Strade blu (di William Least Heat-Moon) ma soprattutto Gli spiriti non dimenticano (di Vittorio Zucconi).
Ovviamente io non ho resistito e dalla libreria ho portato a casa (una oggi, una domani, una dopo una settimana...) anche la Guida della Lonely Planet "Stati uniti Occidentali" e le Guide Mondadori "California" e "South west Usa", più un po' di Guide su New York (Lonely Planet e Chatwin) e l'interessante libro di Mario Maffi "N.Y. ritratto di una città". Siccome ho tanto spazio per i libri...
Divoro i libri durante i miei viaggi in treno per andare al lavoro, sfoglio le guide - pesantissime - che non mi abbandonano mai dentro la borsa. Il mio piccolo netbook e un foglio di word che sto riempiendo di parole e nomi di città, storie. Traccio mappe, consulto Google Earth, mi emoziono.
Come l'altra sera che in cucina ho sobbalzato sulla sedia una volta raggiunto con il mouse il Grand Canyon.
Calcolo le distanze, studio le tappe, le mete turistiche e culturali, quelle naturali. E' un po' come vivere il viaggio in anticipo. L'adrenalina trabocca.
Per leggere gli altri appunti di viaggio dagli USA:
http://caffe-amaro.blogspot.com/p/usa-moleskine_05.html
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