Scrivere, per quelli come me, è una necessità, un istinto, un dialogo interiore imprescindibile per fare ordine nei pensieri e nella vita.
Interrompere questo dialogo crea ingorghi.
Pare che a livello psicologico lo scrivere sia riconosciuto come uno strumento utile per rielaborare gli eventi e le emozioni. Forse é un modo per dare un nome ai sentimenti, per rendere concrete le idee e trovare soluzioni alle paure.
Rempito quintali di diari, io. Sempre fatto, fin da bambina. Poi a un certo punto ho smesso. E ho fatto male.
Ho cominciato, in un momento di bisogno estremo, a scrivere il blog, ma non è la stessa cosa.
I blog sono finestre sulla strada per i passanti, mentre i diari siedono in casa come i migliori amici.
Proposito numero 3 per il 2013: riprendere a scrivere un diario, se mi ricordo ancora come si fa.
E se ai passanti può interessare getterò qualche foglio dalla finestra.
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