mercoledì 26 ottobre 2016

Prima i poveri, non prima gli italiani

"Prima gli italiani" é un'affermazione profondamente ingiusta. Significa non avere la minima idea dell'abissale differenza di punti di partenza.
In Italia i laureati sono sottopagati, mancano opportunità vere e meritocrazia, e tante cose non funzionano come dovrebbero e potrebbero per lo più per colpa della corruzione e della mancanza di senso civico. Molte persone, nel nostro paese, vivono in povertá per molti motivi diversi, a volte a causa di scelte di vita sbagliate, altre volte per il fallimento dello stato sociale. Ma nessuno, dico, nessuno nasce in Italia nelle stesse condizioni di chi nasce in Sierra Leone o in Siria. Se non altro perché qui in Italia si nasce liberi, gratuitamente accuditi in ospedale, senza bombardamenti in corso, con moltissime opportunitá di vivere una vita dignitosa pur nelle molte difficoltà.
Affermare "prima gli italiani" rispetto a chiunque altro magari fugga dalla guerra o dalla fame vera é spregevole, espressione del più becero egoismo e della piú bassa ignoranza.
Prima gli ultimi, santo cielo. Prima i poveri, semmai.

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