Penso di aver cominciato ad abituarmi a vivere a Mogliano Veneto solo in questi giorni.
Ho ricominciato a correre. E per me finchè non ci corro dentro una località è come esserci solo di passaggio. Mentre corro invece riesco a fissare nella mente e nel cuore tanti piccoli particolari e dettagli che fanno della mia house una home.
E correre tra le vie di Mogliano, zona est, tra le villette a schiera e le ville col giardino, i vicoli siepati e i marciapiedi rosa è stata una bella emozione, una sorta di benvenuto che questa cittadina ha voluto regalarmi.
A Mogliano ci dormo, non ci vivo. Ecco perché non avevo notato il labirinto di stradine con tutte quelle meravigliose casette che vi si affacciano.
Io sono una tipo da condominio, da quartiere di palazzoni e asfalto. Qui intorno mi sento come in vacanza, in quei villaggi vacanze della riviera adriatica, con tutti quei bungalow assolati, il verde, gli alberi, i fiori.
Mentre corro sbircio nei giardini sempre deserti. Ma come si fa ad avere una casa col giardino e non starci il più possibile lá fuori? Quei giardini verdi, con l'erbetta appena tagliata, ricoperti di margheritine socchiuse al tramonto, sembrano essere lì per me, perché io possa sbirciarli liberamente e goderne con gli occhi come fossero di mia proprietà. Che sia vietato rubare con gli occhi la bellezza?
E allora mentre corro immagino le mie mille vite dentro quelle ville, mi immagino nella veranda a leggere un libro, o là sotto a quelle quercie giganti, su una coperta a fare un pic nic.
Corro e sogno. Lì a quella finestra hanno appeso un fiocco rosa. Immagino come deve essere bello crescere dei bambini in un giardino.
Corro e sogno più forte.
Non so se avrò mai una casa mia, o un giardino. Nel frattempo mi godo la bellezza gratuita della mia nuova città.
Corro e penso se sarà la mia città per sempre o se si tratta solo di una tappa intermedia e provvisoria.
Corro e immagino di abitare altrove, ovunque.
Corro e sogno di correre altrove, ovunque.
Ladra di bellezza e di giardini.
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