venerdì 11 novembre 2011

Danza interiore

Ho ripreso da poco le lezioni di danza. A quasi 30 anni, si, dopo che avevo smesso da 3. Un trauma catartico.

Alla prima lezione ho cominciato subito a sentirmi vecchia e arruginita. Come un macigno dentro i muscoli delle gambe e nel petto. Nella mia testa riaffioravano, come gli gnocchi nella pentola dell'acqua calda, le posizioni imparate dal paziente insegnamento della maestra. Il mio cervello era fresco e pieno di entusiasmo, ma il mio corpo non rispondeva ai comandi.

Piano piano però la magia dei plié mi ha ringiovanito. Se non altro nello spirito. Mi sono ritrovata in poche settimane più fluida e più forte, quasi come ai vecchi tempi.
E come ai vecchi tempi, nella testa solo il movimento liquido, la concentrazione, la forza e l'abbandono. Sono pesce, gabbiano, libellula. Porto addosso una corazza da tartaruga che mi regala di giorno in giorno il tempo che passa, resa più solida dalle delusioni e dal disincanto, resa più leggera da portare dalle lezioni di vita amaramente imparate.

La mia danza avviene li dentro, al sicuro. Dove sono libera di essere nuda dai pensieri, dove resterò sempre quella ventenne idealista e sognatrice che ero.
Almeno finché mi reggeranno le caviglie e il fiato...

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