Quando ad agosto scorso eravamo su quella spiaggetta di Dubrovnik, vicino agli scogli e al tramonto, pensavamo “Chissà se ce la facciamo... Con contratti a tempo determinato, senza un soldo, siamo sicuri di riuscire a farcela da soli? Riusciremo a fare un mutuo? Riusciremo a pagare un affitto, le bollette, le spese? E il matrimonio? Riusciremo a organizzare la festa? ".
Non siamo mai stati dei conformisti, “faremo quello che possiamo” ci dicevamo. Il matrimonio per noi non è quella cosa mostruosa che si vede nei film e nei programmi di wedding planner. Il matrimonio è una cerimonia, serve un sacerdote e dei testimoni. Abito, fiori, addobbi, musica, pranzo, bomboniere…. sono tutte cose non indispensabili, piacevoli ma non indispensabili. "Andremo a risparmio, chissenefrega delle cose superflue". Ridevamo, ma non era una battuta: effettivamente ci si può sposare anche senza un soldo. E per vivere ci basta quel che abbiamo. “Lavoriamo entrambi, non prenderemo chissacchè ma un affitto lo possiamo pagare. Magari non compriamo casa, magari andiamo in affitto in un mini, magari arredato, magari risparmiamo su tante cose, forse possiamo farcela”.
La voglia di stare insieme è più forte del conformismo. Per fortuna.
Quando pensavo a queste cose, forse un po’ da incosciente non ero mai troppo preoccupata. E non lo sono tutt’ora che manca così poco e ci sono ancora un sacco di cose da fare!
Pole pole, dicevano in Africa. Piano piano e si fa ogni cosa.
Pensi di partire da zero e di non avere nulla, invece hai tutto.
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